venerdì 31 dicembre 2021

“Gli Itinerari Culturali per il Dialogo tra generazioni. Un laboratorio per i Giovani”, un dialogo per un futuro all’insegna dell’interculturalità

 


PRESIDENZA DEL COMITATO DEI MINISTRI CASTELVETRANO 17 DICEMBRE 2021
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“Gli Itinerari Culturali per il Dialogo tra generazioni. Un laboratorio per i Giovani”, un dialogo per un futuro all’insegna dell’interculturalità

Con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, si è svolto oggi, venerdì 17 dicembre al Liceo Classico statale "G. Pantaleo" di Castelvetrano (TP), l’evento Gli Itinerari Culturali per il Dialogo tra generazioni. Un laboratorio per i Giovani. Castelvetrano ospita infatti la sede principale della Rotta dei Fenici sin dalla sua costituzione nel 2003.

La scelta da parte del MAECI di appoggiare l’evento s’inquadra nella forte attenzione, nell’ambito della Presidenza italiana, rivolta ai giovani, alla tutela dei loro diritti, ma anche all’obbiettivo di prepararli ad esercitare una cittadinanza consapevole e responsabile, attraverso un’educazione ispirata al perseguimento della pace e alla tutela dei diritti umani e dello stato di diritto. Perciò, nel corso del nostro semestre, abbiamo previsto varie iniziative volte favorire una migliore conoscenza, anche da parte dei giovani, del Consiglio d’Europa e dei valori e principi dei quali esso è tutore e promotore.

Gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa sono un invito al viaggio e alla scoperta del ricco e variegato patrimonio culturale europeo con lo scopo di creare una rete di persone e luoghi legati tra loro da una storia e da un patrimonio comuni. I 45 Itinerari Culturali certificati off­rono un’ampia gamma di tematiche e coprono varie epoche storiche: dall’architettura e dal paesaggio, alle religioni e alla spiritualità, alla gastronomia e al patrimonio intangibile, fino ai grandi maestri dell’arte, della musica e della letteratura europee. Ogni Itinerario contribuisce a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale delle varie regioni europee, tenendo conto delle differenze che rappresentano la grande ricchezza del nostro continente. L’Italia è tra i Paesi europei che annoverano il maggior numero di Itinerari Culturali certificati (ben 27), alcuni dei quali con sede istituzionale nella nostra penisola.

In questo contesto, l’evento organizzato dall’Associazione La Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa ha avuto per obiettivo principale proporre una riflessione su tematiche di grande attualità e spessore quali la sostenibilità ambientale, la valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico attraverso nuove professioni e l’innovazione tecnologica,

L’incontro ha visto come protagonisti gli studenti del liceo castelvetranese e altri di diversi Stati membri del Consiglio d’Europa, in collegamento digitale, che, grazie alla partecipazione di rappresentanti di più Itinerari Culturali e di esperti del settore, hanno potuto riflettere sul ruolo degli Itinerari come veri e propri “Cantieri per i Giovani” e approfondire la condizione post-Covid e le prospettive future delle nuove generazioni. Hanno aperto i lavori Tania Barresi, Preside del Liceo, Antonio Barone, Direttore della Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa e Roberta Alberotanza, Consulente Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza, Task Force per la Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa.

L’appuntamento di oggi si configura come la presentazione ufficiale delle attività per il 2022 Anno Europeo dei giovani da parte della Rotta dei Fenici, che  dal 2014, ha costituito una Rete Internazionale di Scuole del Mediterraneo (EduNet), con lo scopo di creare uno spazio culturale di scambio e proposte basato sulle buone prassi educative e sulla pedagogia del patrimonio, sui temi della identità e della valorizzazione del patrimonio culturale, al fine di rafforzare l’impegno dei giovani nella promozione del dialogo interculturale.

Nel 2022, l’iniziativa continuerà a svilupparsi grazie alla collaborazione con diverse scuole d’Italia e alcuni importanti associati trasversali della Rotta dei Fenici – tra cui l’Osservatorio turistico della Isole Europee OTIE, i Gruppi Archeologici d’Italia GAL e l’Unione Nazionale delle Pro Loco italiane UNPLI – coinvolti nella realizzazione di attività basate sulla Convenzione di Faro che troveranno applicazione in tutti i territori della Rotta dei Fenici, nei paesi europei ed extra europei coinvolti, dal Libano al Portogallo, in una prospettiva euro-mediterranea.

Gli “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo” in mostra a Strasburgo

 

Gli “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo” in mostra a Strasburgo per il semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

STRASBURGO 30 NOVEMBRE 2021
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Gli “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo” in mostra a Strasburgo per il semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Un viaggio nel tempo e nello spazio che si snoda lungo tutta l’Europa alla riscoperta di suggestivi luoghi d’attrazione culturale e del loro ruolo nel processo di valorizzazione del nostro patrimonio condiviso. Era il 1987 quando, animato da questa idea, il Consiglio d’Europa avviava il programma degli Itinerari Culturali con la Dichiarazione di Santiago de Compostela. Oggi, in occasione del semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, una mostra ripercorre i 29 itinerari, dei 45 complessivi, che nel nostro Paese hanno la propria sede associativa o costituiscono uno dei punti del network pur avendo altrove la loro sede istituzionale: Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo.

L’esposizione è stata presentata mercoledì 24 novembre a Strasburgo presso il Foyer del Comitato dei Ministri di Palazzo d’Europa e si inserisce nel programma di appuntamenti che accompagna la Presidenza italiana, armonizzandosi perfettamente con l’obiettivo del nostro Paese di rinnovare l’impegno per i principi e i valori condivisi fondanti del Consiglio d’Europa, uno dei tre punti fondamentali individuati come prioritari nelle iniziative del semestre appena iniziato. A inaugurarla, alla presenza del Segretario Generale del Consiglio d’Europa Marija Pejcinovic Buric, il Rappresentante Permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa Michele Giacomelli.

Promossa dalla Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, curata dal Segretariato dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa (EPA), in cooperazione con l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali (Lussemburgo) e in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgol’esposizione si articola in 29 pannelli con testi e immagini attraverso i quali approfondire e ripercorrere idealmente le rotte che solcano l’Europa: percorsi secolari che collegano tra loro culture, lingue, storie e tradizioni, ponendosi come esempio tangibile di un patrimonio culturale condiviso e vivo.

Officina Viticola Marcuzzi – San Floriano del Collio (GO)

 


 





L’Officina Viticola biologica di Riccardo Marcuzzi si trova a San Floriano del Collio, in provincia di Gorizia, nella località Giasbana, una magnifica zona collinare ai confini con la Slovenia con molte storie da raccontare. Nel cortile è visibile il vecchio cartello militare rosso che un tempo serviva ad indicare la distanza residua dal confine.

Dalla cantina una vista mozzafiato abbraccia i pendii vitati ed il territorio circostante. Le varietà a bacca bianca coltivate sono il Friulano, la Malvasia Istriana, il Pinot Bianco, il Pinot Grigio, il Sauvignon e la Ribolla Gialla, mentre la varietà a bacca rossa coltivata è il Cabernet Franc. Il particolare microclima del Collio e la composizione del suolo, un composto di marne e arenarie che viene chiamato ponka, conferiscono ai vini freschezza, mineralità e complessità sensoriale.

Riccardo è un giovanissimo vignaiolo che coniuga la passione per il mondo del vino con l’attività di commercialista. Nell’anno 2016, insieme ai genitori, acquista la tenuta di cinque ettari 5 ha (???) in località Giasbana e da amante del vino diventa produttore.

Sin dall’inizio la sua volontà è stata quella di praticare un’agricoltura sostenibile nel pieno rispetto della natura. La coltivazione infatti segue le regole della viticoltura biologica escludendo prodotti chimici di sintesi. La base dei trattamenti è con rame e zolfo nella minima quantità indispensabile.

L’obiettivo di Riccardo è produrre dei vini differenti ogni annata produrre in ogni annata dei vini differenti, in quanto vera espressione del terroir dal quale originano. Vini di qualità, vivi ed autentici, in grado di evolvere positivamente nel tempo. Per questo viene posta una grande cura nelle lavorazioni di cantina. I mosti delle uve vengono sottoposti ad un leggero contatto con le bucce che può variare da qualche ora a qualche giorno. Alcune fermentazioni sono spontanee con i soli lieviti indigeni. In alcuni vini, per esaltare l’eleganza ed estrarre il massimo degli aromi, lavora tramite criomacerazione. Un’attenta gestione delle uve, provenienti da vendemmia rigorosamente manuale, permette di far esprimere ai vini i caratteri varietali di ciascuna cultivar.

Dall’annata 2020 i vini riporteranno in etichetta la dicitura “vino biologico”, ed usciranno con la menzione riserva per il maggior affinamento in bottiglia: 20 mesi per i vini bianchi e 30 mesi per i rossi.

L’etichetta delle bottiglie ci racconta, in maniera stilizzata, la struttura del podere aziendale con la delimitazione delle varie particelle e con l’indicazione delle curve di livello in rilievo, per una maggiore identificazione territoriale del podere. In relazione a ciascun vino sono evidenziate – in colori diversi – le particelle di provenienza, mentre al centro è rappresentata la cantina, in colore “Giallo Collio”. Completa il tutto una linea rossa che rappresenta il confine di stato, indicato con un tratteggio a significare una suddivisione tra Collio e Brda che è più storica che non sostanziale. La veste grafica dell’etichetta vuole narrare il trait d’union del vino con il suo territorio.

Inoltre in ogni etichetta viene riportato in caratteri Braille il nome del vino e dell’azienda, un particolare che mette in evidenza la sensibilità di Riccardo nei confronti delle persone con deficit visivo.

La visita dei Borghi d’Europa si è conclusa con la degustazione di:

Birsa - Spumante Metodo Classico – Ribolla Gialla e Pinot Grigio – alc. 12,5% vol.

Pressatura soffice diretta e fermentazione in acciaio. Affinamento 80% in acciaio e 20% in barriques usate.

Bollicina fine e persistente. Il profilo odoroso è delicato ed espressivo, con note finali di pan brioche. L’ingresso in bocca è fresco, accompagnato da una gradevole sapidità finale.

Ribolla Gialla 2019 – 100% Ribolla Gialla - alc. 12,5% vol.

Vino non filtrato – Macerazione sulle bucce. Affinamento in tonneaux e barriques usate.

Giallo dorato intenso. Il bouquet olfattivo elegante e complesso offre sentori di albicocca, scorza d’arancia, foglia di alloro, miele ed un tocco di spezie dolci. L’assaggio pieno, armonioso, di buon corpo, chiude con una delicata astringenza.

La Ribolla Gialla è una antica varietà del Friuli Venezia Giulia, la vinificazione con una macerazione del mosto sulle bucce dell’uva ne evidenzia il tannino che è una parte importante della sua identità.

Riccardo ha puntato tutto sulla qualità, ed i risultati si vedono.

Un arrivederci nella cantina di Giasbana per la degustazione degli altri vini della batteria.

 

Antonella Pianca

Fotografie di Antonella Pianca ©2021

 

 


Borghi d'Europa al ristorante Il Barco Casa Balbi a Pieve di Soligo

mercoledì 5 agosto 2015

Il progetto Collinando sceglie la propria sede operativa presso l'Agriturismo Moro Barel a Confin di Vittorio Veneto

A Laboratorio Europa, nelle colline di Susegana, si erano incontrati i borghi dell'Azione Collinando,
nel quadro delle iniziative di informazione del progetto 'Comunicare per Esistere 2015', promosso dalla rete dei borghi europei del gusto e dall'associazione l'Altratavola.
La buona cucina della Trattoria da Checco a Colfosco di Susegana (giusto sul Colle della Tombola) aveva sottolineato l'evento.
I Colli Bolognesi sono la classica meta per una gita fuori porta con sosta in trattoria, complici anche gli ottimi vini. Nelle guide turistiche se ne parla per i numerosi elementi d’interesse tra arte e storia.
A un tiro di schioppo dalla città ci si ritrova immersi nella pace della campagna e non importa quale sia la stagione per restarne incantati; per la buona tavola ci sono trattorie e agriturismi a tenere alta la tradizione della cucina bolognese; quanto ai vini, basti citare il Pignoletto, assurto alle migliori quotazioni enologiche, capofila di una produzione di prim’ordine; non manca una sorpresa, il tartufo bianco di Savigno, con tutto quello che ne può conseguire in fatto di soddisfazioni gastronomiche. Per mettersi la coscienza in pace i Colli offrono anche belle opportunità di turismo culturale.
Monselice e i Colli Euganei sono stati inseriti nel circuito, dopo l'ultima visita gustosa di Bruno Sganga (giornalista ed enogastronomo, ideatore e conduttore delle trasmissioni televisive  La verità nel piatto e Millanta), e la tappa all'Osteria La Campana.
San Marino ha 'raccontato', grazie all'intervento di un giornalista romagnolo doc, le proprie eccellenze enogastronomiche.
Il Collio Sloveno (Brda), dopo una visita dei comunicatori e giornalisti della rete dei borghi europei del gusto, si è presentato con la cartella stampa curata direttamente dall'Ente Turistico di Brda.
L'Ente del Turismo di Buje (Croazia) ha accompagnato gli incontri proponendo il moscato di Momiano, sede, in novembre, di una festa internazionale di San Martino.
Il Consorzio Turistico Terre Ciociare ha raccontato le eccellenze di un territorio benedetto, mentre
la Sicilia si è presentata con le colline di Enna.

Vi sono alcuni tratti comuni a tutte le esperienze : fin dall’antichità le colline sono sempre state abitate. Il clima favorevole e i dolci pendii favoriscono l’agricoltura e l’allevamento. Ci sono numerosi pascoli che permettono un fiorente allevamento di bovini al nord, ovini e caprini al centro e al sud. Il turismo è assai sviluppato grazie al clima mite, alle bellezze paesaggistiche e ai numerosi centri storici che sorgono in molti paesi collinari. Oggi molti italiani ed europei trascorrono momenti di relax in agriturismi: casolari immersi nella natura che offrono cibi e specialità della zona.
L’agricoltura è molto sviluppata: olivi, viti, alberi da frutto e cereali sono molto apprezzati anche all’estero. Per poter coltivare anche sui pendii più ripidi, l’uomo ha costruito terrazzamenti: gradoni rinforzati con muretti di pietra.

Il circuito Collinando ha eletto la propria sede operativa presso l'Agriturismo Moro Barel di Confin di Vittorio Veneto, che ospiterà gli anteprima di informazione di Comunicare Per Esistere, Stati generali della Comunicazione Territoriale, che si terranno in Istria, in settembre.

sabato 27 settembre 2014

Il Festival Europeo del Gusto di Predazzo




Si è svolta nell’Aula Magna del Municipio di Predazzo la conferenza stampa per la presentazione del Festival Europeo del Gusto e della Desmontegada di Predazzo che avranno luogo sabato 4 e domenica 5 ottobre.
Presenti alla conferenza; Maria Bosin, Sindaco di Predazzo con  gli Assessori Giuseppe Facchin  e Roberto Dezulian    Michele Barcatta ed il Presidente Renato Dellagiacoma per l’APT di Fiemme , Massimo Girardi per l’Associazione Transdolomites.

Il Festival Europeo del Gusto fa parte di un percorso progettuale che ha preso avvio lo scorso anno con le celebrazioni a ricordo dei 50 anni di fine servizio della Ferrovia Ora-Predazzo.
La tappa successiva è stata il  30 giugno scorso al Muse con la presentazione del progetto “ Il Treno del Gusto” al quale hanno aderito le APT di Fassa, Fiemme, Cembra,  HGV della Provincia di Bolzano per la Locanda Sudtirolese, il Bauernbund per il progetto “ Gallo Rosso”, la condotta Slow Food Valsugana – Lagorai.
Con questi partner assieme ad altri nuovi si giunge al Festival Europeo del Gusto di Predazzo come tappa intermedia per giungere il prossimo anno all’Expò di Milano.
Tema caratterizzante della due giorni di eventi è la mobilità; la Desmotegada è un esempio di mobilità a piedi sul territorio di montagna. La ferrovia si propone come proposta di mobilità collettiva alternativa all’auto privata e come obiettivo progettuale per il ritorno della treno nelle Dolomiti.
Si incomincia venerdì 3 ottobre alle ore 17,00 nell’Aula Magna del Municipio di Predazzo con la serata di presentazione delle manifestazioni  , e con la presentazione del cammino che ci porterà all’Expò di Milano.
A seguire, Alessandro Arici e Paolo Corrà interverranno con i ricordi e gli aneddoti a ricordo della Vecchia Ferrovia.
Sabato e domenica , dalle 10,00 alle 24,00  si terrà il Festival Europeo del Gusto ( del quale in allegato sono citate le realtà partecipanti all’evento) nel tendone delle feste, in località Fontanelle
Si tratta di espositori che giungono da varie parti d’Italia spesso legati alle realtà ferroviarie esistenti o devo si sta spingendo per la riattivazione della ferrovia.
Ferrovia, turismo , promozione della conoscenza dei prodotti del territorio , gastronomia , paesaggio e Dolomiti sono i temi forti di questo evento.
Presso gli stand si potranno effettuare degustazioni, acquistare prodotti, conoscere varie realtà ferroviarie.
Sabato mattina un TRENO DEL GUSTO 4X4 consentirà di fare 4 degustazioni sfiziose in 4 luoghi suggestivi di Predazzo e nel pomeriggio verrà presentato un gustoso SHOW COOKING dagli chef di Fassa-Fiemme e Cembra ed Ecoristorazione del Trentino.
Il tutto sarà accompagnato sabato alle ore 17,00 da una tavola rotonda aperta al pubblico sempre nel tendone delle manifestazioni dedicata al tema “ Ferrovia, Turismo, Territorio “ che sarà moderata da Bruno Felicetti Direttore dell’APT di Fiemme.
Domenica 5  dalle ore 10,00 alle ore 16,00 in collaborazione con Poste Italiane verranno attivati due annulli postale dedicati al Festival Europeo del Gusto e Desmontaga di Predazzo.
L’annullo verrà apposto su una cartolina postale che vuole promuovere la progettazione della nuova Ferrovia dell’Avisio.
Alla luce delle attenzioni riscosse in Svizzera, Austria e Germania circa la manifestazione in oggetto, il proposito è di ragionare sin da ora all’edizione 2015 con l’obbiettivo di accompagnare il nuovo evento con ulteriori iniziative legate alla mobilità dolce

Questo grande evento coincide anche con due momenti molto significativi per il paese di Predazzo; proprio quest'anno ricorre infatti il Ventesimo della Desmontegada, che si terrà proprio domenica 5 ottobre come momento conclusivo dell'intera kermesse, nonchè il Ventesimo del gemellaggio con Hallbergmoos, località tedesca situata a pochi chilometri da Monaco di Baviera.

Gli amici bavaresi saranno presenti in gran numero a questo evento ( sono previsti ben quattro pullman ) dando così a tutta la manifestazione quel tocco di internazionalità che ci si prefiggeva quando è stata lanciata l'idea.

Il concetto di fondo dell'intera iniziativa era infatti quello di arricchire un periodo solitamente di bassa stagione con una proposta ricca di temi legati alla mobilità, alla cultura, alla promozione del territorio attraverso i propri prodotti nonchè al divertimento, dando al tutto un taglio il più internazionale possibile.

Parlando di divertimento merita certamente segnalare gli appuntamenti musicali messi in cantiere, che prevedono un concerto rock con Graziano Romani e il suo gruppo ( alcuni di loro hanno suonato per anni con Ligabue ) venerdì 3 ottobre ad ore 21, la serata country di sabato 4 con la Blue Buffalo Band, sempre ad ore 21 ed il pomeriggio a tutto folk con la Dolomiten Bier Band di domenica 5 ottobre con inizio ad ore 14.30, dopo il pranzo alpino.

Musica per tutti i gusti e proposte a 360° per un fine settimana tutto da vivere.

sabato 9 agosto 2014

TRA LE ROCCE E IL CIELO, il Festival dedicato a chi vuole vivere la montagna con consapevolezza torna in Vallarsa dal 21 al 24 agosto.

TRA LE ROCCE E IL CIELO 201

TRA LE ROCCE E IL CIELO, il Festival dedicato a chi vuole vivere la montagna con consapevolezza torna in Vallarsa dal 21 al 24 agosto.
L’architettura di montagna e i cambiamenti climatici, l’identità delle etnie respinte, il centenario della Grande Guerra e la relazione tra uomo e natura saranno gli argomenti principali dell’edizione 2014 del Festival.
Mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli, presentazioni di libri arricchiranno i quattro giorni della manifestazione – organizzata dall’associazione culturale Tra le rocce e il cielo in partnership con Accademia della montagna del Trentino – che si svolge nel suggestivo e incontaminato ambiente della Vallarsa (TN), all’ombra delle Piccole Dolomiti.
Nella prima giornata dedicata all’arte della montagna, giovedì 21 agosto, dopo l’inaugurazione protagonista sarà il progetto La via dei mulini. Associazione Elementare indagherà l’energia dell’acqua capace di generare vita e diventare forza motrice, alimentando l’immaginazione, la creatività e sogni individuali e di comunità. L’anteprima teatraleLa luna sull’uomo tratterà la relazione tra uomo e natura come una chimera tra sogno e realtà. La performance di danza contemporaneaScivias – Conosci le vie attraverso l’interazione di movimento, suono ed immagine reinterpreterà in chiave simbolica il mulino.
Durante lagiornata delle lingue madri, venerdì 22 agosto, filo conduttore sarà il convegno “Identita’ in bilico. Narrare il mondo con gli occhi delle etnie respinte. Verrà affrontato lo spinoso tema del rapporto conflittuale stato nazione – identità etnica minoritaria. Interverranno esponenti dei gruppi etnici cimbri, mocheni, ladini, occitani e walser, ma anche ospiti internazionali: una tedesca dei Sudeti, un’armena, un curdo e un ex monaco tibetano. Il concerto spettacolo “12 CANTI PER 12 LINGUE” accompagnerà il pubblico in un appassionante cammino per le strade delle 12 lingue minoritarie d’Italia.
Il convegno “Abitare la montagna che cambia. Dai mutamenti climatici ai nuovi modi di vivere i territori alpini”aprirà la giornata dedicata alla vita in montagna, sabato 23 agosto. Si tenterà di spiegare perché il clima sta cambiando e come ne risente la montagna, e si indagheranno le prassi e le tecnologie per tornare ad abitare, in modo responsabile e sostenibile, in alta quota. Con il meteorologo Luca Mercalli si parlerà degli scenari climatici futuri, e di cosa ognuno di noi può fare per aiutare il nostro pianeta in questa complessa fase di trasformazione dell’ecosistema.
Domenica 24 agosto, la giornata della storia ospiterà ilRecital – Tavola rotonda DONNE NELLA TEMPESTA. Voci femminili durante le Grande GuerraLo spettacolo ”MIA MEMORIA…” Testimonianze dei soldati trentini nella Grande Guerra darà voce ai combattenti trentini.
Il programma di Tra le Rocce e il cielo – visitabile sul sito www.tralerocceeilcielo.it - comprende anche un’escursione con “Pasubio100anni” sugli avamposti dell’artiglieria verso il Corno e una sul Sentiero della Pace, una passeggiata sonora e una camminata artistica letteraria con il Gruppo Sat di Vallarsa fino a Malga Siebe, dove gli scrittori di montagna presentano i loro libri.
Numerose saranno le mostre che raccontano la Grande Guerra grazie alle fotografie, le mappe e perfino le figure con cui il conflitto era raccontato ai bambini. Una mostra del MuSe indagherà come stanno cambiando i ghiacciai; un’esposizione della Fondazione Museo storico racconterà le terre coltivate del Trentino. “Cesare Battisti. L’ultima fotografia” e “La masseria delle Allodole” saranno parte della rassegna cinematografica proposta al Festival. Verranno premiati i vincitori del concorso fotografico “Abitare la montagna”.
Non mancheranno laboratori per i più piccoli, che potranno giocare con le lingue madri e con le energie rinnovabili.
Il festival è realizzato grazie alla Provincia Autonoma di Trento e alla Regione Trentino Alto Adige – Sud Tiröl, ed è patrocinata da Comune di Vallarsa, Comunità della Vallagarina, CAI e SAT.
Viene organizzato con il contributo di APT Rovereto e Vallagarina, Cassa Rurale di Lizzana e Fondazione Vallarsa e Trentino Marketing.
Prezioso per la realizzazione della manifestazione è il contributo degli altri sponsor: Cantine Vivallis, Trinco Automobili, Distilleria Marzadro, Grafiche Futura, Montura, AlpStation Isera e Schio e Calliari Fiori.