venerdì 31 dicembre 2021

“Gli Itinerari Culturali per il Dialogo tra generazioni. Un laboratorio per i Giovani”, un dialogo per un futuro all’insegna dell’interculturalità

 


PRESIDENZA DEL COMITATO DEI MINISTRI CASTELVETRANO 17 DICEMBRE 2021
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“Gli Itinerari Culturali per il Dialogo tra generazioni. Un laboratorio per i Giovani”, un dialogo per un futuro all’insegna dell’interculturalità

Con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, si è svolto oggi, venerdì 17 dicembre al Liceo Classico statale "G. Pantaleo" di Castelvetrano (TP), l’evento Gli Itinerari Culturali per il Dialogo tra generazioni. Un laboratorio per i Giovani. Castelvetrano ospita infatti la sede principale della Rotta dei Fenici sin dalla sua costituzione nel 2003.

La scelta da parte del MAECI di appoggiare l’evento s’inquadra nella forte attenzione, nell’ambito della Presidenza italiana, rivolta ai giovani, alla tutela dei loro diritti, ma anche all’obbiettivo di prepararli ad esercitare una cittadinanza consapevole e responsabile, attraverso un’educazione ispirata al perseguimento della pace e alla tutela dei diritti umani e dello stato di diritto. Perciò, nel corso del nostro semestre, abbiamo previsto varie iniziative volte favorire una migliore conoscenza, anche da parte dei giovani, del Consiglio d’Europa e dei valori e principi dei quali esso è tutore e promotore.

Gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa sono un invito al viaggio e alla scoperta del ricco e variegato patrimonio culturale europeo con lo scopo di creare una rete di persone e luoghi legati tra loro da una storia e da un patrimonio comuni. I 45 Itinerari Culturali certificati off­rono un’ampia gamma di tematiche e coprono varie epoche storiche: dall’architettura e dal paesaggio, alle religioni e alla spiritualità, alla gastronomia e al patrimonio intangibile, fino ai grandi maestri dell’arte, della musica e della letteratura europee. Ogni Itinerario contribuisce a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale delle varie regioni europee, tenendo conto delle differenze che rappresentano la grande ricchezza del nostro continente. L’Italia è tra i Paesi europei che annoverano il maggior numero di Itinerari Culturali certificati (ben 27), alcuni dei quali con sede istituzionale nella nostra penisola.

In questo contesto, l’evento organizzato dall’Associazione La Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa ha avuto per obiettivo principale proporre una riflessione su tematiche di grande attualità e spessore quali la sostenibilità ambientale, la valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico attraverso nuove professioni e l’innovazione tecnologica,

L’incontro ha visto come protagonisti gli studenti del liceo castelvetranese e altri di diversi Stati membri del Consiglio d’Europa, in collegamento digitale, che, grazie alla partecipazione di rappresentanti di più Itinerari Culturali e di esperti del settore, hanno potuto riflettere sul ruolo degli Itinerari come veri e propri “Cantieri per i Giovani” e approfondire la condizione post-Covid e le prospettive future delle nuove generazioni. Hanno aperto i lavori Tania Barresi, Preside del Liceo, Antonio Barone, Direttore della Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa e Roberta Alberotanza, Consulente Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza, Task Force per la Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa.

L’appuntamento di oggi si configura come la presentazione ufficiale delle attività per il 2022 Anno Europeo dei giovani da parte della Rotta dei Fenici, che  dal 2014, ha costituito una Rete Internazionale di Scuole del Mediterraneo (EduNet), con lo scopo di creare uno spazio culturale di scambio e proposte basato sulle buone prassi educative e sulla pedagogia del patrimonio, sui temi della identità e della valorizzazione del patrimonio culturale, al fine di rafforzare l’impegno dei giovani nella promozione del dialogo interculturale.

Nel 2022, l’iniziativa continuerà a svilupparsi grazie alla collaborazione con diverse scuole d’Italia e alcuni importanti associati trasversali della Rotta dei Fenici – tra cui l’Osservatorio turistico della Isole Europee OTIE, i Gruppi Archeologici d’Italia GAL e l’Unione Nazionale delle Pro Loco italiane UNPLI – coinvolti nella realizzazione di attività basate sulla Convenzione di Faro che troveranno applicazione in tutti i territori della Rotta dei Fenici, nei paesi europei ed extra europei coinvolti, dal Libano al Portogallo, in una prospettiva euro-mediterranea.

Gli “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo” in mostra a Strasburgo

 

Gli “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo” in mostra a Strasburgo per il semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

STRASBURGO 30 NOVEMBRE 2021
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Gli “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo” in mostra a Strasburgo per il semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Un viaggio nel tempo e nello spazio che si snoda lungo tutta l’Europa alla riscoperta di suggestivi luoghi d’attrazione culturale e del loro ruolo nel processo di valorizzazione del nostro patrimonio condiviso. Era il 1987 quando, animato da questa idea, il Consiglio d’Europa avviava il programma degli Itinerari Culturali con la Dichiarazione di Santiago de Compostela. Oggi, in occasione del semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, una mostra ripercorre i 29 itinerari, dei 45 complessivi, che nel nostro Paese hanno la propria sede associativa o costituiscono uno dei punti del network pur avendo altrove la loro sede istituzionale: Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo.

L’esposizione è stata presentata mercoledì 24 novembre a Strasburgo presso il Foyer del Comitato dei Ministri di Palazzo d’Europa e si inserisce nel programma di appuntamenti che accompagna la Presidenza italiana, armonizzandosi perfettamente con l’obiettivo del nostro Paese di rinnovare l’impegno per i principi e i valori condivisi fondanti del Consiglio d’Europa, uno dei tre punti fondamentali individuati come prioritari nelle iniziative del semestre appena iniziato. A inaugurarla, alla presenza del Segretario Generale del Consiglio d’Europa Marija Pejcinovic Buric, il Rappresentante Permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa Michele Giacomelli.

Promossa dalla Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, curata dal Segretariato dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa (EPA), in cooperazione con l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali (Lussemburgo) e in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgol’esposizione si articola in 29 pannelli con testi e immagini attraverso i quali approfondire e ripercorrere idealmente le rotte che solcano l’Europa: percorsi secolari che collegano tra loro culture, lingue, storie e tradizioni, ponendosi come esempio tangibile di un patrimonio culturale condiviso e vivo.

Officina Viticola Marcuzzi – San Floriano del Collio (GO)

 


 





L’Officina Viticola biologica di Riccardo Marcuzzi si trova a San Floriano del Collio, in provincia di Gorizia, nella località Giasbana, una magnifica zona collinare ai confini con la Slovenia con molte storie da raccontare. Nel cortile è visibile il vecchio cartello militare rosso che un tempo serviva ad indicare la distanza residua dal confine.

Dalla cantina una vista mozzafiato abbraccia i pendii vitati ed il territorio circostante. Le varietà a bacca bianca coltivate sono il Friulano, la Malvasia Istriana, il Pinot Bianco, il Pinot Grigio, il Sauvignon e la Ribolla Gialla, mentre la varietà a bacca rossa coltivata è il Cabernet Franc. Il particolare microclima del Collio e la composizione del suolo, un composto di marne e arenarie che viene chiamato ponka, conferiscono ai vini freschezza, mineralità e complessità sensoriale.

Riccardo è un giovanissimo vignaiolo che coniuga la passione per il mondo del vino con l’attività di commercialista. Nell’anno 2016, insieme ai genitori, acquista la tenuta di cinque ettari 5 ha (???) in località Giasbana e da amante del vino diventa produttore.

Sin dall’inizio la sua volontà è stata quella di praticare un’agricoltura sostenibile nel pieno rispetto della natura. La coltivazione infatti segue le regole della viticoltura biologica escludendo prodotti chimici di sintesi. La base dei trattamenti è con rame e zolfo nella minima quantità indispensabile.

L’obiettivo di Riccardo è produrre dei vini differenti ogni annata produrre in ogni annata dei vini differenti, in quanto vera espressione del terroir dal quale originano. Vini di qualità, vivi ed autentici, in grado di evolvere positivamente nel tempo. Per questo viene posta una grande cura nelle lavorazioni di cantina. I mosti delle uve vengono sottoposti ad un leggero contatto con le bucce che può variare da qualche ora a qualche giorno. Alcune fermentazioni sono spontanee con i soli lieviti indigeni. In alcuni vini, per esaltare l’eleganza ed estrarre il massimo degli aromi, lavora tramite criomacerazione. Un’attenta gestione delle uve, provenienti da vendemmia rigorosamente manuale, permette di far esprimere ai vini i caratteri varietali di ciascuna cultivar.

Dall’annata 2020 i vini riporteranno in etichetta la dicitura “vino biologico”, ed usciranno con la menzione riserva per il maggior affinamento in bottiglia: 20 mesi per i vini bianchi e 30 mesi per i rossi.

L’etichetta delle bottiglie ci racconta, in maniera stilizzata, la struttura del podere aziendale con la delimitazione delle varie particelle e con l’indicazione delle curve di livello in rilievo, per una maggiore identificazione territoriale del podere. In relazione a ciascun vino sono evidenziate – in colori diversi – le particelle di provenienza, mentre al centro è rappresentata la cantina, in colore “Giallo Collio”. Completa il tutto una linea rossa che rappresenta il confine di stato, indicato con un tratteggio a significare una suddivisione tra Collio e Brda che è più storica che non sostanziale. La veste grafica dell’etichetta vuole narrare il trait d’union del vino con il suo territorio.

Inoltre in ogni etichetta viene riportato in caratteri Braille il nome del vino e dell’azienda, un particolare che mette in evidenza la sensibilità di Riccardo nei confronti delle persone con deficit visivo.

La visita dei Borghi d’Europa si è conclusa con la degustazione di:

Birsa - Spumante Metodo Classico – Ribolla Gialla e Pinot Grigio – alc. 12,5% vol.

Pressatura soffice diretta e fermentazione in acciaio. Affinamento 80% in acciaio e 20% in barriques usate.

Bollicina fine e persistente. Il profilo odoroso è delicato ed espressivo, con note finali di pan brioche. L’ingresso in bocca è fresco, accompagnato da una gradevole sapidità finale.

Ribolla Gialla 2019 – 100% Ribolla Gialla - alc. 12,5% vol.

Vino non filtrato – Macerazione sulle bucce. Affinamento in tonneaux e barriques usate.

Giallo dorato intenso. Il bouquet olfattivo elegante e complesso offre sentori di albicocca, scorza d’arancia, foglia di alloro, miele ed un tocco di spezie dolci. L’assaggio pieno, armonioso, di buon corpo, chiude con una delicata astringenza.

La Ribolla Gialla è una antica varietà del Friuli Venezia Giulia, la vinificazione con una macerazione del mosto sulle bucce dell’uva ne evidenzia il tannino che è una parte importante della sua identità.

Riccardo ha puntato tutto sulla qualità, ed i risultati si vedono.

Un arrivederci nella cantina di Giasbana per la degustazione degli altri vini della batteria.

 

Antonella Pianca

Fotografie di Antonella Pianca ©2021

 

 


Borghi d'Europa al ristorante Il Barco Casa Balbi a Pieve di Soligo